sabato 14 aprile 2007

STEPHEN KING 4

La zona morta (The Dead Zone, 1979)

Anche La Zona Morta è un capolavoro. Senza troppe pretese, forse,
considerato il fatto che viene dopo L'Ombra dello Scorpione, ma è
sicuramente originale, appassionato e pieno di tensione.
E' riproposto il tema dei poteri paranormali, stavolta a seguito di un
incidente subito dal protagonista. John Smith (!) diviene
sostanzialmente un sensitivo, senza volerlo, e tra una visione e
l'altra si ritrova a presagire un futuro imminente dove il candidato
alla presidenza degli Stati Uniti è destinato ad essere una specie di
Hitler...
L'ho letto moltissimo tempo fa ma per anni mi sono detto che avrei
voluto rileggerlo, nel frattempo mi sono guardato più volte il film
che ne ha tratto Cronenberg (abbastanza fedele) ed anche la prima
stagione di una serie TV, uscita di recente. Stavolta si tratta di un
film decisamente buono e di una serie TV quantomeno gradevole, forse
solo eccessivamente annacquata con episodi parzialmente fuori tema.


L'incendiaria (Firestarter, 1980)

Qui il classico tema dei poteri paranormali comincia ad annoiare un
pochino, più che altro perchè la trama sembra essere un pò una
rielaborazione di Carrie.
King però è in stato di grazia, quantomeno sul piano stilistico, e
infatti salva la tensione nella narrazione con un abile gioco di
anticipazioni e di salti in avanti e indietro nella trama. Questa
particolare abilità narrativa è anche molto evidente in Shining, Cujo,
Christine, nei primi libri della Torre Nera, mentre sparirà,
praticamente, da Mucchio d'ossa in avanti.
Il film: Fenomeni paranormali incontrollabili, con Drew Barrymore non
è brutto, ma nemmeno particolarmente bello. La sensazione è che,
essendo tutti bestseller, sia pressochè inevitabile che tutti i
romanzi di King debbano divenire film di Hollywood, con risultati
altalenanti.


Cujo (Cujo, 1981)

Anche Cujo, secondo me, appartiene a questa fase di "stanca" dove King
fa fatica a trovare temi veramente nuovi, ma è capace di rendere
comunque interessante il libro mediante il suo stile di scrittura.
La situazione proposta, a un certo punto diventa totalmente
claustrofobica (cosa che sarà ripetuta in futuro) e con un numero
ridottissimo di protagonisti. Non se la cava male, il nostro autore,
proponendo persino una plausibile verbalizzazione di cosa può passare
per la testa di un cane con la rabbia.
Il film Cujo, stando in base a vecchissimi ricordi, non era malaccio.


The Plant - Part I (1982)
The Plant - Part II (1983)
The Plant - Part III (1985)

Mi risultano inedite in Italia, queste tre puntate di un racconto che,
se non erro, King aveva scritto solo per gli amici.


Pet Sematary (Pet Sematary, 1982)

Omaggiato da una canzone dei Ramones, Pet Sematary (distorsione
infantile della pronuncia di "pet cemetery", ovvero cimitero per gli
animali domestici) è forse il libro più marcatamente horror di Stephen
King. Bello, forse proprio per questo motivo, è potenzialmente
insostenibile nel momento in cui...


SPOILER















il figlio del protagonista muore investito da un camion. Il padre col
cuore a pezzi lo seppellisce nel "Pet Sematary", ben sapendo che suo
figlio tornerà in vita ma impazzito ed assassino. Per certi versi è
veramente troppo! E infatti quello che funziona veramente bene nel
libro diventa assurdamente comico nel (pessimo) film che ne è stato
tratto. Gli animali "risorti" sono dei ridicolissimi peluche con le
zanne e cose di questo genere.


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