martedì 21 ottobre 2003

RADIOHEAD - THE BENDS


I Radiohead talento ne hanno da vendere. Messi assieme al produttore giusto, qualche mezzo in più, idee più a fuoco e ti sfornano un vero e proprio capolavoro. Non c'è brano in questo disco che non sia quantomeno bello. C'è rock coinvolgente e ballate melodiche e struggenti. Disperazione ed amore... Se proprio vogliamo trovare un difetto in questo disco allora possiamo dire che non è realmente innovativo rispetto al panorama musicale precedente, d'altra parte non tutti i capolavori sono necessariamente "qualcosa di nuovo" come non tutte le cose nuove sono necessariamente belle.

giovedì 16 ottobre 2003

EDOARDO BENNATO - E' ARRIVATO UN BASTIMENTO


Questo è l'ultimo disco del periodo d'oro di questo grande cantautore. Si tratta del terzo episodio dedicato alle favole dopo "Burattino Senza Fili" e "Sono solo canzonette". Bennato arricchisce la gamma dei suoni con chitarre elettriche, tastiere ecc. Musicalmente sono esplorati generi diversi, come il reggae, questo però ha comportato anche il fatto di perdere quell'omogeneità sonora che costituiva un tratto distintivo del nostro Edoardo. La voce in particolare non è sempre all'altezza dei dischi precedenti. Sono comunque presenti alcuni dei suoi brani più belli: "Ogni favola è un gioco", "Una ragazza", "Lo show finisce qua"...

RADIOHEAD - PABLO HONEY


Il primo disco dei Radiohead è una prova acerba ma, a tratti, interessante. Su tutti i brani svetta il singolo "Creep" primo esempio di uno dei tratti caratteristici della band: l'agrodolce alternanza di parti melodiche con parti più dure.

HUGO PRATT - CORTO MALTESE (I GRANDI CLASSICI DEL FUMETTO DI REPUBBLICA, VOL. 1)



Una ballata del mare salato e Favola di Venezia, due storie fra le più intense di Corto Maltese. E' una lettura affascinante, sospesa tra realismo e favola. Pratt era un Autore che padroneggiava molto bene il particolare linguaggio del fumetto. Fumetto d'autore, eppure così semplice ed efficace; lineare ma costruito su più livelli di lettura, adatto ad appagare tutti i palati.

mercoledì 15 ottobre 2003

JACK VANCE - I LINGUAGGI DI PAO



Nel tema di questo romanzo è espressa un'idea semplice e geniale, l'importanza centrale del linguaggio nel nostro essere. Con pochi e ben delineati personaggi Vance intesse una torbida storia di lotta per il potere che è anche un'analisi di alcuni possibili comportamenti dell'uomo nelle diverse situazioni in cui può venirsi a trovare...

ROGER ZELAZNY - JACK DELLE OMBRE


Molto simpatico. In un romanzo breve l'Autore tratteggia velocemente ed in maniera efficace una storia originale e interessante. I personaggi sono riusciti e la lettura scorre piacevolmente. Ci ho trovato degli elementi che forse hanno ispirato l'ambientazione fantasy, a sua volta particolare, de "Il Talismano" e "La Casa del Buio" di Stephen King e Peter Straub. Da leggere.

K.A. APPLEGATE - EVERWORLD VOLL. 1-4 (4 LIBRI)





Si tratta di una saga fantasy "sui generis" scritta con toni adulti, ma di fatto per ragazzi. C'è un gran miscuglio di razze, di dei ed altri esseri più e meno leggendari, con prevalente presenza della mitologia nordica. La lettura è scorrevole e qualche idea originale c'è. Però ci sono anche grandi scopiazzamenti (citazioni!?!) e il quadro generale non è poi così intrigante come sembra essere sulla carta. Il primo volume mi è sembrato più riuscito degli altri poi subentra una certa noia... In tutto i volumi sono 12, ma io mi sono fermato al quarto.

martedì 14 ottobre 2003

R.L. STEVENSON - LA FRECCIA NERA



Ho letto questo libro principalmente per due motivi: a causa di un vecchio ricordo di infanzia dello sceneggiato RAI tratto dal romanzo, più che altro ricordavo la musichetta..., e poi perchè si tratta di una storia ambientata nel periodo della "guerra delle due rose" in Inghilterra, periodo che mi interessa in quanto l'ambientazione è ispiratrice di uno dei miei cicli fantasy preferiti (Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco - George R.R. Martin). E' un romanzo gradevole e con una trama solida, ricca di colpi di scena. Lo stile è leggermente "superato" (era molto moderno quando il romanzo è stato scritto) ma tutto sommato scorrevole. L'autore non era soddisfatto del proprio lavoro, ma forse ha torto: sebbene sia di puro intrattenimento si tratta di un romanzo ben congegnato e scritto.

P.K. DICK - TRILOGIA DI VALIS


Valis è un capolavoro assoluto!!! E' un pò difficile da leggere perchè denso di riflessioni, "folle" e lucido al contempo. E' un libro psicologicamente autobiografico, scritto da Dick a seguito di un particolare fenomeno mentale. Leggerlo significa riflettere sulla religione insinuandosi all'interno di una mente "malata" (ma poi lo era veramente?). Gli altri due libri sono di fantascienza normale (se così si può dire di libri di Dick) ma influenzata, in qualche modo, dal periodo che lo scrittore aveva da poco attraversato. Tutta la trilogia è consigliatissima.