lunedì 30 aprile 2007

STEPHEN KING 11

Altro giro altro bel libro, stavolta sono due!

Desperation (Desperation, 1996)
I vendicatori (The Regulators, 1996)
Facevo i primi anni all'università, quando sono usciti Desperation e I
Vendicatori. Due libri "paralleli" di Stephen King e Richard Bachman,
ma la finzione era scoperta: Bachman non esisteva, era sempre stato
Stephen King.
Le copertine erano bellissime e facevano il paio una con l'altra
(anche solo per le copertine meriterebbe l'acquisto delle edizioni
cartonate, ove le immagini sono riprodotte al meglio).
Mi pare di aver acquistato i due libri usati nelle bancarelle di via
Po, a Torino, non avevo molti soldi in tasca, allora, ma è una cosa
che faccio spesso anche oggi.
King era in una sorta di fase "sperimentale", cosa si era inventato adesso?
Si tratta di due romanzi non veramente intercomunicanti, semplicemente
ambientati in due mondi paralleli, con alcuni personaggi ed
ambientazioni in comune.
Lo stile di King è molto più lineare, come siamo abituati a leggerlo.
La storia scorre bene, ed è un buon sano vecchio horror, con qualche
elemento soprannaturale.
Lo stile di Bachman, invece, è una sorpresa. In effetti la vera
sperimentazione è qui: non è il solito Bachman questo, piuttosto è un
altro alter ego di King, quello che vuole utilizzare i personaggi come
figurine di cartone, plasmare la vicenda (una sorta di gioco, insomma)
ed alla fine fare tutto a pezzi. Si tratta di un primo esperimento
parzialmente metaletterario, ma King farà "di peggio" (di meglio,
intendo dire) alla fine della saga della Torre Nera, inserendo sè
stesso tra i personaggi. Gioca col lettore anche, e bisogna dire che
lo fa maledettamente bene dato che ad ogni passaggio ci si domanda se
si è compreso veramente quello che Bachman (?) voleva dire.
Per me è un esperimento perfettamente riuscito. Anche questi sono due
libri che mi piacerebbe rileggere.
So che c'è un film recente su Desperation, ma non l'ho visto.

Prossima puntata: Il miglio verde.

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