Tutte le recensioni sui libri di King qui riportate, compresa La Storia di Lisey, sono state scritte dall'11 aprile al 1 maggio 2007, nell'ambito di una Mailing List che frequento, Zuccamaxima. Le ho solo modificate leggermente per questa "collocazione". sono graditi eventuali commenti.
Ecco cosa penso dei libri di Stephen King che ho letto. Ne avremo per un pò... Saranno raggruppati più o meno per tema, procedendo più che altro in senso cronologico.
Carrie (Carrie, 1974)


Le notti di Salem (Salem's Lot, 1975)



Shining (The Shining, 1977)
Siamo già al capolavoro. Tornano i temi dei poteri paranormali e dei personaggi "deboli" socialmente (il protagonista è semplicemente un bambino).
Vi è anche la rappresentazione di un conflitto tra le forze del bene e quelle del male, più una costante che un tema ricorrente del buon Stephen.
Kubrick ha tratto un altro film capolavoro (tutti i suoi film lo sono) da questo libro, anche se forse non lo amava molto.
King ha disconosciuto il film perchè secondo lui tradisce il libro ma la mia opinione è che due geni non possono andare daccordo fino in fondo: il film tradisce il libro solo apparentemente, ma ne ripropone la tensione forse anche superandolo. Certo la vicenda nel libro è più complessa...
Io ho letto prima il libro, poi ho visto il film, poi ho riletto il libro (questo 20 anni fa), poi ho rivisto il film credo altre 5 volte.
Ogni volta me la faccio sotto.
Non è brutta la riproposizione in serie TV di qualche anno fa (in 2 DVD)... ma evidenzia, purtroppo, che non basta fare una trasposizione fedele per fare un buon prodotto, come vedremo anche - in peggio - per IT e L'ombra dello Scorpione.
Beh, non penso che King sia, in generale, uno spettatore sprovveduto
(penso a parti del suo saggio "Danse Macabre", ci arriverò...) + che
altro credo che lui abbia veramente ragione a voler disconoscere
l'opera di Kubrick, ma solo sul piano della trama.
L'emozione che il film trasmette, invece, è autentica... un pò come
nel libro dove la tensione è veramente palpabile.
Diciamo, per dare un pò ragione ad entrambi gli autori, che le
emozioni sono state costrutite su elementi effettivamente diversi.
Quindi, in un certo senso, il film è un altro racconto.
Kubrick invece ha saputo mettere a fuoco cosa fa paura, ed anche
utilizzare al meglio i suoi attori. Nel film il protagonista è Jack
Torrance/Nicholson, nel libro è il bambino.
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