martedì 9 novembre 1999

Quella che segue è una sorta di recensione, in origine scritta per il mio vecchio sito internet, qui riportata più che altro per mia memoria.Tra le mie passioni, come sa chi mi conosce, ci sono i fumetti. In questa sezione, per ora, c'è solamente Julia, ma conto in futuro di aumentare il numero dei personaggi e di dedicare ad essi articoli, cronologie ecc.Julia è uno dei più recenti fumetti Bonelli, firmato da Giancarlo Berardi, già autore, con Ivo Milazzo, di Ken Parker. I primi due episodi sono dedicati al serial killer, o meglio ... Julia collabora con la polizia di Garden City in qualità di criminologa . Il suo metodo investigativo deve molto alla psicologia: la compresione delle motivazioni dei criminali attraverso un vero e proprio rapporto empatico . Notevolissime sono le copertine, qui riportate, opera del disegnatore Marco Soldi. Il fumetto più che sui disegni, però, punta sulle storie, spesso congegnate come veri e propri gialli. I personaggi sono realistici e credibili, le situazioni sempre potenzialmente possibili. Vi è spazio anche per i sentimenti: la nostra Julia non ha un ragazzo fisso però... Alla posta dei lettori risponde Julia o direttamente l'autore, sempre con grande rispetto ed attenzione . Il maggior numero di pagine rispetto agli altri fumetti Bonelli è giustificato dal desiderio di dare ampio respiro alle vicende narrate. I colpi di scena sono sempre ben confezionati: sempre presenti, mai eccessivamente sensazionalistici. L'autore si è preparato alla serie con grande professionalità: per alcuni mesi ha frequentato un corso universitario di criminologia. Ovunque, anche in internet, si può celare un pericoloso assassino. Il modello per il viso della nostra eroina è quello dell'attrice Audrey Hepburn, "primo amore" cinematografico di Berardi.